The Swarm Project è un nuovo modello di insediamento residenziale, turistico e comunitario. Architetture a basso impatto, completamente riciclabili e smontabili, progettate nel rispetto del paesaggio e nel segno dell’alleanza tra uomo e natura Moduli abitativi ecosostenibili, realizzati con materiali naturali, autosufficienti dal punto di vista energetico e progettati secondo principi non-distruttivi e non-intrusivi. È questo il sogno di The Swarm (ovvero “Lo Stormo”) modello di insediamento residenziale, turistico e comunitario che l’architetto Giorgio Palù ha progettato in collaborazione con lo studio di architettura blueArch e il team di partner tecnici Metro Q.
Si tratta di architetture pensate in stretta relazione con il contesto del paesaggio, immaginate per luoghi dove gli equilibri uomo/natura sono delicati e dove si desidera un impatto minimo nel contesto. Il progetto perfeziona e sviluppa in chiave comunitaria il singolo modulo disegnato da Palù e realizzato con Steel Group, da alcuni anni già sperimentato in alcuni selezionati contesti residenziali in Italia. Le abitazioni che costituiscono il villaggio di The Swarm sono super-efficienti e sostenibili, con consumi ridotti di acqua ed energia, bassa emissioni di CO2. Ogni singola struttura è inoltre in grado di gestire in modo autonomo lo smaltimento e il trattamento delle acque reflue e la produzione di acqua potabile. Acquattate su piattaforme smontabili, sollevate dal suolo, queste abitazioni ambiscono a “fondersi” con il territorio che le ospita, assecondandone i profili e riflettendone le caratteristiche anche grazie a una scelta attenta dei materiali (acciaio corten e acciaio specchiato).
Questi componenti permettono di pianificarne anche un rapido smontaggio e rimontaggio. L’idea è quella di poter disporre di strutture che, abbiano la capacità di mimetizzarsi grazie alle “lingue” di rivestimento in acciaio specchiato e che, una volta concluso il loro ciclo di vita o di utilizzo, siano in grado di scomparire senza lasciare traccia e venire completamente riciclate. Nonostante questa leggerezza progettuale si tratta di abitazioni complete di ogni comfort. All’interno si trova una zona notte, una cucina, un soggiorno con armadi e arredi su misura e un’ampia area esterna, con una mini-piscina e pergolati fotovoltaici. Il progettista ha lavorato a una configurazione snella che consente di adattarsi via via alle varie situazioni e contesti ambientali e climatiche. Ogni modulo può infatti cambiare in base al territorio che lo ospita, adeguandosi a differenti latitudini e climi. Prestandosi così a diventare la dependance di una villa, le camere di lusso di hotel in montagna o house-boat in zone fluviali e lacustri.