Villa a Soncino

Villa a Soncino

Città

Soncino (CR)

Anno

2018

Status

Realizzato

Una grande dimora collocata nel centro storico della città di Soncino, in provincia di Cremona. I lavori di recupero e restauro hanno interessato un palazzo di fine Ottocento/primi Novecento, parte di un edificio ancora più antico, di origine Settecentesca. 

Questa porzione di 350 mq era un’antica filanda, con il largo portico e un piano sovrastante, destinato alla lavorazione della seta e ad abitazione per le filerine. 

Abbandonato da oltre 40 anni, ridotto a semplice magazzino, l’edificio è stato recuperato e trasformato in casa privata. Nel rispetto delle sue caratteristiche uniche, gli interventi sono stati condotti in collaborazione con la Sovraintendenza dei Beni Artistici e Culturali con il fine di esaltare le caratteristiche delle preesistenze, intervenendo in modo riconoscibile e deciso, con uno stile essenziale in grado donare agli spazi una nuova anima domestica in linea con il gusto contemporaneo e minimale dei proprietari di casa.  

Nell’ampia zona verde esterna è stata creata una nuova area coperta, che divide l’edificio dal resto del palazzo, rendendolo indipendente.  

Davanti alla casa uno specchio d’acqua di forma allungata riflette la morfologia dell’edificio, restituendo e raddoppiando l’immagine di tutti gli archi dell’ex porticato. Sotto l’acqua trasparente è visibile un fondo in pietra naturale scura in modo da ottenere un effetto riflettente, un materiale che - in un gioco di continuità – è stato impiegato anche all’interno dell’abitazione. 

L’accesso dalla strada avviene attraverso il portone originale in legno di rovere che apre in una zona di disimpegno che conduce a un secondo portone a tenuta termica, vero e proprio ingresso alla casa. Questo portone garantisce insieme privacy e luminosità grazie un gioco geometrico di pannellature alternate: piene in bronzo, di vetro trasparente e vetro acidato. Il suo pattern rettangolare ritorna in diversi elementi d’arredo presenti in casa, disegnati da Giorgio Palù.

Entrando nell’abitazione, una serie di gradini semicircolari vincono il leggero dislivello e disegnano un ingresso importante che immette alle due ali dell’abitazione. Tutti i pavimenti del primo piano sono in pietra nera, dalla texture scura e irregolare. Un materiale che esalta l’essenzialità, giocando a contrasto con il bianco delle pareti e con le superfici specchianti. 

Nel lato sud si trova la sala da pranzo, con al centro un tavolo quadrato in metallo e cuoio con sedie di acciaio cromato e cristallo extra light che insieme alle credenze e l’importante lampadario a soffitto, sono stati disegnati da Giorgio Palù per Metalli d’Autore. L’area a nord, dove si trovavano i grandi archi del porticato, è occupata dalla zona living, ampia e luminosa. Una parete di cuoio e acciaio lucidato a specchio ne chiude una porzione e crea un punto protetto, che nasconde una zona studio. In fondo alla sala si apre uno spazio ancora più intimo, composto da un piccolo disimpegno, un’area giochi per i bambini e un bagno.

L’elemento scultoreo e scenografico centrale è costituito da una particolare scala ellittica, una grande struttura in bronzo che si aggancia a una passerella sospesa in cristallo e che consente l’accesso al secondo piano dove si trovano le camere da letto e i bagni. (ph. Roland Halbe)





 

Giorgiò Palù Architetto